Stefano Liberti è giornalista e scrittore, specializzato in agricoltura e filiere alimentari. Scrive per diversi media, sia italiani che stranieri, tra cui Internazionale, Repubblica, Le Monde diplomatique, Al Jazeera english, El pais semanal.
Nel 2009 ha vinto il premio Indro Montanelli per la scrittura con il libro A sud di Lampedusa. Cinque anni di viaggi sulle rotte dei migranti (Roma, Minimum Fax, 2008). Il suo libro Land Grabbing. Come il mercato delle terre crea il nuovo colonialismo (Minimum fax, 2011) è stato tradotto in dieci paesi. I suoi ultimi libri sono I signori del cibo. Viaggio nell’industria alimentare che sta distruggendo il pianeta (Minimum Fax, 2016), un’inchiesta globale lungo le filiere di quattro prodotti alimentari e Il grande carrello. Chi decide cosa mangiamo (Roma, Laterza, 2019, con Fabio Ciconte), in cui indaga i meccanismi di funzionamento della Grande distribuzione organizzata. Nel settembre 2020 è uscito Terra bruciata. Come la crisi ambientale sta cambiando l’Italia e la nostra vita (Milano, Rizzoli), la prima inchiesta sul campo sugli effetti dei cambiamenti climatici in Italia.
Come regista, ha lavorato per Rai 3 e diretto diversi documentari, tra cui L’inferno dei bimbi stregoni (2010), Mare chiuso (2012, con Andrea Segre) e Container 158 (2013, con Enrico Parenti), Herat Football Club (2017, con Mario Poeta), Soyalism (2018, con Enrico Parenti).